"Lo sceneggiatore premio Oscar Steve Zaillian si ritira dal progetto Moscow su Jack Ryan, l'agente della CIA creato da Tom Clancy, spingendo la Paramount a concentrarsi sul sequel di Star Trek. La Paramount Pictures avrebbe deciso di concentrare i propri sforzi sulla produzione di Star Trek 2, mettendo ancora una volta l'attore Chris Pine (Unstoppable – Fuori controllo) alla guida dell'Enterprise, prima di realizzare il nuovo film su Jack Ryan, provvisoriamente intitolato Moscow. In un primo momento, anche a causa degli impegni professionali di JJ Abrams, i piani erano quelli di dare la precedenza al terzo capitolo cinematografico della serie creata da Tom Clancy con Chris Pine nei panni dell'agente della CIA protagonista.
Il premio Oscar Steve Zaillian (Schindler's List), ultimo di una serie di sceneggiatori che hanno messo mano allo script, dopo aver riveduto più volte la sceneggiatura ha deciso di abbandonare il progetto, a causa di quella che sembra essere una crisi creativa, spingendo lo studio a guardarsi intorno per cercare nuovi autori.
Le priorità dello studio si spostano dunque su Star Trek 2, la cui uscita è prevista per il 29 giugno 2012 e che attualmente si trova in fase di scrittura da parte di Alex Kurtzman, Roberto Orci e Damon Lindelof.
Il regista JJ Abrams sarà impegnato nei prossimi mesi a completare il suo Super 8, il che lo porterebbe ad avere a disposizione poco più di un anno per realizzare il sequel del film del 2009. Una prima rassicurazione è giunta però dal diretto interessato: durante il CinemaCon 2011 è stato chiesto ad Abrams se ritenesse realistica la data d'uscita, e questi ha così risposto: "Stiamo lavorando sulla storia. Al momento è probabilmente più importante della data d'uscita, ma per ora non sono previsti cambiamenti"." - Commenta sul blog
"A bordo dell'astronave Enterprise lo chiamavano «replicatore di materia a matrice molecolare». Quando arriva il momento di farsi un caffè o una tazza di brodo, il capitano Picard deve solo premere un pulsante e un certo quantitativo di materia inerte viene modellato da campi di forza e trasformato in quel che serve, sulla base di una banca dati centrale che tiene in memoria il modello originale. La trovata della fantascienza classica diventa popolare grazie alla serie tv creata negli anni 60 da Gene Roddenberry e arrivata fino ai giorni nostri; è semplice e straordinaria. Produrre da materiali di scarto tutto quel che vogliamo. L'economia e la società stessa della Terra del futuro cambiano grazie a questa singola invenzione (e al sistema collegato del teletrasporto). Non serve più neanche avere i soldi, perché non c'è più scarsità di niente.
Oggi il replicatore non c'è ancora. Ma non siamo poi così lontani. E gli effetti potrebbero essere altrettanto profondi: portando all'estremo queste idee non solo ciascun consumatore dovrebbe poter avere i beni che vuole nella forma che vuole, ma addirittura produrseli da solo. Basterebbe avere a casa propria una stampante particolare, che realizza oggetti 3D come il riproduttore molecolare di «Star Trek». Ci si collega a internet, si acquista il progetto di un oggetto che ci piace, si preme il pulsante e, dopo aver scaricato dalla rete il modello digitale, questo viene riprodotto fisicamente nella nostra stampante 3D. Niente di più facile e di più rivoluzionario: solo le implicazioni per la proprietà intellettuale rischiano di far sembrare la guerra tra industria discografica ed Mp3 una barzelletta.
«Apparecchi per la stampa 3D – spiega Clément Moreau, 30 anni, Ceo di Sculpteo – ce ne sono già, fanno cose sempre più complicate e costano sempre meno. Adesso qualche migliaio di euro. Per questo abbiamo capito che è un mercato molto, molto interessante, che offre prospettive per piccole start-up hi-tech come la nostra». La visione della piccola start-up francese Sculpteo, fondata nel 2009, è interessante: si manda un documento elettronico che contiene la descrizione dell'oggetto da stampare nella "fabbrica 3D" sui Pirenei. È una tappa di avvicinamento alla stampa 3D per tutti in casa propria. «Domani i consumatori potranno fare una foto a un oggetto, tornare a casa e riprodurlo in 3D. Adesso le cose sono un po' più complicate», dice Moreau.
A Sculpteo basta un documento elettronico 3D base per generare un modello tridimensionale che le sue stampanti basate su polimeri plastici, con tolleranze a due decimi di millimetro, possono riprodurre. Inserendo il progetto dal sito web, i software lato server di Sculpteo lo interpretano riportandolo a un formato standard e realizzando in tempo reale una simulazione del prodotto finale, rendendone possibile anche il calcolo del costo.
«In meno di una settimana – dice Moreau – il pacco arriva in tutto il mondo, con una spesa di qualche decina di euro». È il primo passo di una produzione basata sul concetto di personalizzazione di massa. I clienti dell'azienda, che ha già prodotto alcune decine di migliaia di oggetti, sono i più vari: dagli hobbysti che possono farsi produrre i pezzi che mancano per il plastico di una vita, a persone che vogliono produrre un ricordo per gli amici, a chi vuole un avatar tridimensionale a partire da una sua foto, loghi, bigiotteria, fino a piccole imprese che abbattono i costi di prototipazione dei modelli di mockup. Se il capitano Picard dovesse rimanere prigioniero della nostra epoca, si iscriverebbe subito al servizio. (Il sole 24 Ore)."
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"C'è un'Enterprise ancora più sfortunata dell'Enterprise-B o dell'Enterprise-C che, tra cinema e serie tv, hanno collezionato una sola presenza in Star Trek. Ed è l'Enterprise della serie perduta, la "fase 2" che dopo la prima missione quinquiennale avrebbe dovuto riportare Star Trek sul piccolo schermo.
Non se ne fece nulla perché il progetto si trasformò, nel 1978, nel primo film della serie (dopo l'epocale successo al cinema di Star Wars).
Eppure per quella nuova avventura televisiva molti dettagli erano già stati definiti. Compresa la nuova Enterprise che, come dimostrano le immagini sotto, si trova a metà strada tra quella della serie classica e la versione "refit" del primo film.
Le immagini sono state pubblicate da Trekweb.com e appartengono all'archivio di Matt Jefferies che progettò l'Enterprise originale e la sua rivisitazione per il cinema." - Commenta sul blog
"Dopo la programmazione in chiaro di Rai 4, film e telefilm di Star Trek tornano anche sul digitale terrestre a pagamento. Il canale Steel di Mediaset Premium, infatti, tra marzo e aprile riproporrà i film della saga (escluso Star Trek XI) e i telefilm di Enterprise. Gli appuntamenti con Star Trek faranno parte della programmazione Sci-Fi del canale. Si comincia questa domenica con Star Trek II: L'ira di Khan.
I film andranno in onda la domenica alle 18.30 e in replica il venerdì successivo in seconda serata.
Questo il calendario.
06/03 STAR TREK II: L'IRA DI KAHN
13/03 STAR TREK III: ALLA RICERCA DI SPOCK
20/03 STAR TREK V: L'ULTIMA FRONTIERA
27/03 STAR TREK VI: ROTTA VERSO L'IGNOTO
03/04 STAR TREK: GENERAZIONI
10/04 STAR TREK: PRIMO CONTATTO
17/04 STAR TREK: L'INSURREZIONE
24/04 STAR TREK: LA NEMESI
Da domenica 13, in onda anche Enterprise, per la prima volta su Sci Fi Universal, con un doppio episodio tutte le domeniche alle 00:30 e in replica il sabato e la domenica alle 20.10."
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