Quello della lente gravitazionale è un noto fenomeno che, grazie alla curvatura dello spazio generata dalla forza gravitazionale di una galassia, funge da gigantesca lente che permette di vedere, ingrandita, l’immagine degli oggetti che vi si trovano dietro.
Ed è proprio questo il fenomeno che, il radiotelescopio Very Large Array (VLA) della National Science Foundation, è stato in grado di individuare una galassia, denominata PSS J2322+1944, alla distanza di ben 12 miliardi di anni luce da noi.
La galassia, del diametro di 16.000 anni luce, produce una quantità enorme di stelle, ne nascono 700 all’anno, contro le 3 o 4 della nostra Via Lattea.
L’immagine a sinistra ci mostra come appare la galassia in seguito all’effetto amplificatore della lente gravitazionale. Tuttavia, sebbene amplificata, si tratta di un’immagine distorta che, una volta corretta, ci mostra la reale forma della galassia, nell’immagine a destra.
Ed è proprio quest’ultima immagine ricostruita che ci indica che si tratta in realtà di due galassie in collisione, la forma infatti ricorda moltissimo quella delle galassie NGC 4038 e NGC 4039, conosciute anche come “Le Antenne“.
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La scoperta è di quelle straordinarie, sono state ritrovate, su 2 pietre in Val D'Aosta, ,mappe stellari risalenti al 4200 a.c. che raffigurerebbero l'ammasso delle Pleiadi.
Da Moeubiusonline.eu: "Due gruppi di coppelle, ovvero incisioni semisferiche del diametro di pochi centimetri create dall'uomo su una roccia, rappresenterebbero le più antiche mappe stellari esistenti. Il luogo preciso del ritrovamento è Plan des Sorcieres nel comune di Liallianes (AO)."
La scoperta è stata fatta dalla Arsav, Associazione di ricerca e studi di archeo-astronomia valdostana. Si tratta di 2 pietre di misura differente (la più grande delle quali è di 2m per 1.80) che hanno raffigurate su di esse l'ammasso della Pleiadi fatte a mano con l'ausilio si coppelle. Tutto fa pensare inoltre che le 2 pietre siano state realizzate in momenti differenti. - Per maggiori informazioni
Dopo le fortunate e longeve missioni su Marte delle due sonde MER (Spirit e Opportunity) e della Phoenix, la NASA sta preparando un altro Rover da inviare sulla superficie del pianeta rosso.
Questa volta di tratta del MSL (Mars Science Laboratory) che sarà molto simile ai Rover MER, sebbene rispetto a questi ultimi avrà una lunghezza doppia ed un peso quadruplo. Sarà equipaggiato di una serie di strumentazioni e laboratori automatici molto più performanti, addirittura sarà in grado di eseguire un carotaggio sulle rocce presenti con conseguente analisi della carota estratta.
Il sistema di atterraggio invece non sarà quello degli airbag, adottatti per i precedenti Rover MER, bensì sarà molto simile a quello utilizzato dalla sonda Phoenix, con dei retrorazzi che rallenteranno la discesa fino a renderla del tutto morbida.
Il lancio dovrebbe avvenire tra settembre ed ottobre del 2009, con data di arrivo su Marte previsto nell’estate del 2010.
Nel seguente filmato potrete seguire tutte le fasi dell’atterraggio e dell’attività che il Rover svolgerà sul pianeta. - Filmato in animazione presente su Blog Sidereus
Il 7 Ottobre alle 4:46 (ora Italiana), un asteroide del diametro di circa 3 metri sarebbe entrato in atmosfera sopra i cieli del Sudan settentrionale, procedendo in direzione Est, verso il Mar Rosso.
L’impatto avrebbe generato un’esplosione della potenza di 1000 tonnellate di tritolo. Quasi certamente si sarà disintegrato completamente e nessun frammento dovrebbe aver toccato il suolo.
2008 TC3, questo il suo nome, era stato avvistato poche ore prima dall’Osservatorio Mount Lemmon, in Arizona. - Aggiornamenti sul Blog Sidereus
In occasione del 10mo anniversario dell’Hubble Heritage Project è stata rilasciata questa stupenda immagine ripresa dal Telescopio Spaziale.
Si tratta di un bellissimo panorama che riprende una regione di “stelle in formazione” denominato NGC 3324, nella costellazione della Carena, ad una distanza di 7200 anni luce da noi.
E’ un’immagine composta dell’HST tra una ripresa effettuata nella banda dell’idrogeno effettuata nel 2006 ed un’altra immagine, ripresa sempre dall’HST, questa volta nella banda dello zolfo e dell’ossigeno, effettuata proprio quest’anno. E' possibile scaricare l'immagine ad alta risoluzione iscrivendosi gratuitamente al Blog.
Archiviamo il mese di settembre di cui ci rimarra impressa la grande attenzione che ha portato l'esperimento effettuato nell'accelleratore LHC del Cern. Siamo sicuri che ne parleremo ancora a lungo.