"Nel numero di Science di questa settimana sono pubblicati due articoli che riportano i risultati delle prime misure dell'ossigeno e dell'azoto del Sole, dimostrando che l'abbondanza delle diverse specie isotopiche è diversa da quella presente sulla Terra.
La missione Genesis della NASA, iniziata nel 2001, aveva proprio lo scopo di osservare il vento solare, intrappolare le particelle e riportarle sulla Terra. Per più di 2 anni ha raccolto gli atomi del vento solare (le particelle cariche espulse dall'atmosfera del Sole), posizionandosi al punto di Lagrange L1 a circa 1,5 milioni di km dalla Terra per evitare le complicazioni dell'atmosfera terrestre e del campo magnetico, che avrebbero potuto ostacolare le misure. L'equilibrio delle forze gravitazionali in corrispondenza del punto di Lagrange ha permesso inoltre al veicolo di mantenere un rapporto fisso con la Terra e il Sole con un consumo minimo di carburante.
La massima priorità della missione era di misurare l'abbondanza degli isotopi stabili dell'ossigeno (16O, 17O e 18O) e dell'azoto (14N and15N) nel Sole e, per deduzione, in tutto il sistema solare.
L'impatto con il suolo terrestre ha fatto sì che a seguito dell'incidente si rompessero tutti (o quasi) i rilevatori che per due anni avevano misurato e catturato le particelle solari. Fortunatamente la sonda conteneva anche uno strumento speciale, costruito da un team del Los Alamos National Laboratory per raccogliere le particelle di ossigeno e azoto del vento solare dopo averle concentrate su un bersaglio di piccole dimensioni. Questo strumento è quello che oggi possiamo vedere in copertina e che ci fornisce i nuovi indizi su come il sistema solare si è formato, rilevando come rispetto al Sole, sulla Terra risultano più abbondanti due specie isotopiche di ossigeno e di una di azoto.
Un'attenta analisi chimica ha dimostrato che la Terra è circa il 7% più ricca di ossigeno-17 e ossigeno-18, rrispetto al Sole che contiene molto più ossigeno-16. "L'implicazione è che non ci siamo formati dagli stessi materiali della nebulosa solare che ha creato il Sole" ha spiegato Kevin McKeegan, un ricercatore della missione Genesis presso la University of California, "quello che resta da scoprire è come e perché".
"La cosa importante è che i pianeti intorno a noi sono così diversi dal Sole", ha spiegato Donald Burnett, responsabile del progetto Genesis. "Abbiamo scoperto qualcosa di veramente fondamentale su come la Terra si sia evoluta". Era già stato visto come campioni di ossigeno e azoto raccolti da meteoriti, oltre a campionati nel suolo lunare e nell'atmosfera di Giove dalla sonda Galileo, variano in modo significativo da quella sulla Terra, ma l'interpretazione di questo dato era stata ostacolata dalla mancanza di conoscenze precise sulle abbondanze isotopiche del materiale iniziale da cui si è evoluto il sistema solare. E la missione Genesis ha permesso di comprendere proprio questo punto di partenza.
Il gruppo guidato da Bernard Marty alla Nancy-Université in Francia ha confrontato le quantità di azoto-14 e azoto-15 nel vento solare e nell'atmosfera terrestre, riscontrando una variabilità ancora maggiore rispetto a quella vista per l'ossigeno. Nell'articolo pubblicato su Science spiegano come il Sole sia il 40% pù povero di azoto-15 rispetto alla terra e che la nostra stella è molto più simile a Giove che a qualsiasi altro pianeta.
Gli scienziati non sanno spiegare esattamente questo fenomeno. Una teoria chiama in causa la radiazione ultravioletta emessa dal Sole nelle prime fasi di attivià. Queste radiazioni potrebbero aver causato la rottura e la frammentazione di molecole contenenti ossigeno e azoto, che poi hanno formato nuove molecole nel disco pianetario. Alcune di queste molecole di nuova costituzione sarebbe state riprese nel materiale roccioso nella fase di formare della Terra, e quindi avrebbe portato a un maggiore accumolo di specifici isotopi sul pianeta.
Burnett ha spiegato che ora il team si sta concentrando sugli isotopi di magnesio, che potrebbero chiarire se il vento solare cambia la sua chimica nel suo tragitto dal Sole alla Terra."
"Lasciatoci alle spalle la splendida esperienza della Luna Rossa, ora che ci siamo allontanati anche dalla fase di plenilunio possiamo tornare all'osservazione del cielo che, oramai ufficialmente nella stagione estiva, ha molti interessanti oggetti da offrirci.
Intanto il bellissimo Saturno che, con i suoi anelli e le sue lune, ci terrà compagnia per buona parte della stagione estiva.
Ma poi potremo anche spingere il nostro sguardo ben più in là per scoprire affascinanti nebulose, spettacolari ammassi globulari, simpatici sistemi stellari binari…
Ovviamente sarà anche possibile visitare il Planetario alla scoperta del cielo osservabile da qualsiasi località terrestre ed in qualsiasi epoca, delle costellazioni occidue, circumpolari, dello zodiaco, o anche visitare la Galleria delle Scienze (con meteoriti provenienti da tutto il mondo, meridiane, orologi solari, calendari astronomici e tantissimo ancora), potete prenotare una visita presso il Parco Astronomico SIDEREUS dove, domenica 26 Giugno 2011, si sta organizzando una serata osservativa pubblica.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito, per prenotare è necessario telefonare al seguente recapito telefonico: 349 / 8470776
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"Si chiama Albert Einstein ed è stata una scelta quasi obbligata. L'ATV con il quale l'Esa raggiungerà lo spazio porterà il nome del genio della scienza. L'Automated Transfer Vehicle (ATV) dell'agenzia spaziale europea è un contributo essenziale da parte dell'Europa alle operazioni di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio, almeno per il momento, è schedulato per il 2013. Generalmente, questi veicoli sono ideati per rimanere attaccati alla Iss per circa sei mesi, durante i quali sono caricati di materiali di rifiuto che, in fase di rientro, vengono bruciati appena entrati in contatto con l'atmosfera terrestre.
La proposta di dare il nome di Einstein all'ATV-4 è stata inoltrata dalla delegazione svizzera e riflette il riconoscimento da parte del mondo scientifico al famoso scienziato e alla sua teoria della relatività e alla formula E=mc2. Il veicolo è legato alla Svizzera poiché l'intera struttura è stata costruita dall'industria elvetica. Da qui, il sentimento di unione della delegazione verso colui che ha aperto nuovi orizzonti nella percezione dell'universo.
Il genio. Albert Einstein nacque in Germania nel 1879, sebbene completò i suoi studi in Svizzera. Il 1905 è considerato un po' da tutti l'hannus mirabili poiché riuscì a pubblicare quattro studi fondamentali sugli effetti fotoelettrici, sul moto Browniano, la relatività speciale e, infine, sull'equivalenza di materia ed energia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu costretto a spostarsi in varie zone d'Europa, fino a quando non fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti. Nel 1921 ottenne il Nobel per la Fisica.
L'ATV-4 Albert Einstein è stato ideato sul modello dei suoi predecessori ATV-1 Jules Verne, ATV-2 Johannes Kepler e ATV-3 Edoardo Amaldi, quest'ultimo quasi completato e del quale è prevista una simulazione a Brema, in Germania. Il terzo prototipo, invece, sarà inviato allo Spazioporto europeo di Kourou, nella Guaiana Francese, da dove partirà nel 2012 sempre alla volta della Iss.
I componenti di cui l'ATV-4 è composto sono già stati costruiti. L'Integrated Cargo Carrier, progettato per il trasporto di acqua, gas e altri propellenti, si trova attualmente a Torino e partirà per Brema nel mese di dicembre. L'Equipped Propulsion Bay, già provvisto di propellente e di motori, si trova nella base francese. L'Equipped Avionics Bay, il vero "cervello" del veicolo, sarà unito al resto della navicella a fine anno.
Nell'annuncio dell'Esa per l'ufficializzazione della scelta del nome si legge: "I veicoli prendono il nome degli scienziati e dei visionari europei il cui merito è di aver illuminato le profonde radici della scienza, della tecnologia e della cultura".
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"Cari amici.
terminata la splendida serata dedicata all'osservazione della Luna Rossa, che ha visto la partecipazione al Parco Astronomico SIDEREUS, di oltre 200 visitatori, ne approfitto per postarvi una prima immagine dell'evento. Presto vi posterò anche le altre.
Vito Lecci" - Guarda tutte le foto sul blog
"Oramai mancano pochissimi giorni all'evento e, come avrete letto, l'eclisse inizierà molto presto, alle 20:23. Questo significa che a quell'ora il cielo sarà ancora rischiarato dalla luce del Sole e la Luna bassissima sull'orizzonte Est.
Vi consiglio quindi, se volete seguire l'eclisse sin dalle sue prima fasi, di scegliere una postazione che abbia l'orizzonte il più possibile libero in direzione Est e Sud-Est.
L'inizio della fase di totalità invece, previsto per le 21:23, vedrà la Luna un pochino più alta nel cielo, ma solo a 10° circa sopra l'orizzonte, sempre in direzione Sud-Est.
Durante la fase clou dell'evento, alle 22:13, avrà invece un'altezza di circa 16° e continuerà ad alzarsi fino a 21° quando terminerà la fase di Luna Rossa (alle 23:03) per lasciare il passo alla fase di parzialità in uscita dal cono d'ombra.
A mezzanotte e due minuti la Luna uscirà completamente dal cono d'ombra con un'altezza sull'orizzonte di circa 25°.
Qui termina la fase più apprezzabile dell'eclisse stessa, in effetti a quest'ora la Luna sarà ancora immersa nel cono di penombra, che la farà apparire appena un pochino meno brillante del solito. Uscirà anche dal cono di penombra alle 01:00.
Come avrete capito sarà un bellissimo spettacolo, tuttavia per tutta la sua durata la Luna resterà piuttosto bassa sull'orizzonte, quindi è molto importante che scegliate con cura un sito di osservazione che abbia l'orizzonte libero da Est fino a Sud per godersi appieno lo spettacolo."
Maggiori info e indicazioni su come fotografare l'evento sul blog
"L'evento aveva dell'eccezionale e la Nasa aveva promesso di rendere pubbliche le immagini quanto prima. Lo ha fatto da poche ore e noi non abbiamo più dubbi. Era la prima volta che la Soyuz si allontanava dalla Stazione Spaziale Internazionale mentre, contemporaneamente, era agganciato uno Space Shuttle.
Le immagini sono state scattate dal nostro Paolo Nespoli il 23 maggio scorso, ossia il giorno del suo rientro dalla missione di lungo termine a bordo della Iss che lo ha visto soggiornare per ben 159 giorni. Dopo il distacco dalla stazione orbitante, grazie a delle apposite manovre del comandante della navicella russa Dmitry Kondratyev, Nespoli è riuscito a catturare alcune prospettive dello shuttle Endeavour, come mai lo avevamo visto prima.
Nelle foto non è difficile distinguere la struttura a pannelli solari della Iss e, sullo sfondo, il nostro pianeta. Mentre piccolo, rispetto alla costruzione, compare Endeavour. "Ero molto attento perché per raggiungere il modulo abitabile della navetta ho dovuto spostarmi dal mio sedile e passare sopra il comandante, con soli 30 centimetri di margine", con queste parole Nespoli ha spiegato come lo scattare queste fotografie sia stata un'avventura pressoché "acrobatica".
Le immagini chiudono quello che era un appuntamento giornaliero con le meravigliose immagini di Nespoli pubblicate su Twitter. Un album dei ricordi che si chiude con la straordinarietà della storia."
"Come già saprete la missione STS-134 si è appena conclusa con l'atterraggio dello Shuttle Endeavour proprio nella giornata di ieri 1 giugno.
Questo significa che sono disponibili per il Download i certificati di tutti coloro che hanno partecipato all'iniziativa "Face in Space" promossa dalla NASA.
Potete quindi recarvi al seguente link:
https://faceinspace.nasa.gov/certificate.aspx
e scaricare il vostro certificato inserendo, quando richiesto, il codice che vi è stato assegnato all'atto dell'adesione al programma.
Concludo avvisandovi che c'è ancora tempo per aderire all'ultima missione Shuttle, la STS -135, che vedrà volare nello spazio per l'ultima volta la navetta Atlantis, alla quale potrete affidare il vostro nome (e volendo anche una vostra foto) che voleranno nello spazio a bordo della navetta stessa.
Per aderire dovete recarvi sul sito della NASA al seguente link:
https://faceinspace.nasa.gov/index.aspx
ed inserire i vostri dati.
Ulteriori informazioni su questa iniziativa potrete trovarli sul mio precedente post dal titolo: "Vola a bordo dello Space Shuttle".
ATTENZIONE: in fase di iscrizione, ricordatevi di stampare il promemoria con il numero di codice che vi sarà assegnato, altrimenti non potrete poi recuperare il vostro certificato.
Buon divertimento." - Commenta sul blog
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