"E' partito questa settimana 'Mission X: Train like an Astronaut', un ottimo progetto formativo rivolto a piccoli futuri astronauti lanciato dalla Nasa.
Quale bambino non ha mai sognato di volare tra le stelle ed osservare la Terra da una distanza inimmaginabile? Probabilmente tutti lo abbiamo fatto, ma non abbiamo tenuto in considerazione l'addestramento duro e faticoso che si trova alle spalle degli uomini che fluttuano nell'universo.
L'agenzia spaziale americana, in collaborazione con altre quattordici agenzie spaziali mondiali, da quindi la possibilità di partecipare ad un addestramento tipico di un astronauta, anche se "non ci sono voli spaziali previsti nel breve periodo".
All'iniziativa potranno partecipare ragazzi dagli otto ai dodici anni di età, i quali verranno organizzati in squadre per affrontare una competizione che durerà per sei settimane. Lo scopo dell'addestramento è quello di insegnare agli studenti i principi di alimentazione sana e l'esercizio fisico corretto.
I maestri cercheranno di imporre ai ragazzi la forza, la resistenza, la coordinazione, l'equilibrio fisico e mentale, la consapevolezza spaziale, il ragionamento scientifico e il modo giusto per lavorare in un team. In un comunicato stampa la Nasa ha annunciato che "l'addestramento a cui sono sottoposti i ragazzi è lo stesso con cui vengono preparati i veri astronauti".
Per quanto riguarda la giusta alimentazione da adottare nello spazio, una brave classifica mostra qual è il cibo più richiesto. Al primo posto troviamo la verdura e la frutta secca, considerata l'impossibilità di portare quella fresca. In seconda posizione i cioccolatini seguiti da un'inaspettata salsa piccante e dai gamberetti. All'interno della navicella sono presenti alimenti provenienti da tutto il mondo come ad esempio le tortillas, i principali piatti giapponesi e le polpette svedesi. Tra i cibi più tradizionali troviamo lo yogurt e il brodo di pollo.
Al progetto stanno partecipando molti Stati tra cui ovviamente gli Usa oltre a Paesi Bassi, Italia, Germania, Francia, Austria, Colombia, Spagna e Regno Unito.
Un dato rilevante sta nel fatto che circa ottocento quarte elementari provengono dal Texas e precisamente dal College Station Independent School District, tutte facenti parte della squadra degli Stati Uniti.
" (NextMe.it)
"Con quali soldi non si sa, ma la Nasa ha dato l'ok al lancio di un nuovo space shuttle. La data di partenza è già stata fissata e potrebbe essere il prossimo 28 giugno, quando la navicella Atlantis, con a bordo quattro astronauti (Christopher Ferguson, Douglas Hurley, Sandra Magnus e Rex Walheim) spiccherà il volo verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Scopo della missione sarà portare nuove forniture all'Iss insieme ad una pompa difettosa che ha tormentato i cosmonauti negli ultimi tempi. Così, diventano tre le missioni della Nasa, prima del ritiro della flotta degli shuttle, prevista per quest'anno.
In attesa del lancio dello sfortunato Shuttle Discovery previsto per il 24 febbraio e di Endeavour ad aprile, l'agenzia spaziale americana non si ferma e continua a portare avanti nuove missioni.
A breve gli esperti inizieranno a lavorare sul programma di volo Atlantis, che in 12 giorni dovrà essere pronto, compresa la formazione degli astronauti e la pianificazione della missione. Lo ha riferito il portavoce della Nasa, Michael Curie.
Originariamente, ha spiegato Curie, il volo di Atlantis era previsto come missione di salvataggio di emergenza per l'equipaggio di Endeavour. Ma lo scontro avvenuto lo scorso anno tra l'amministrazione Obama e il Congresso sul futuro del programma spaziale umano ha consentito il raggiungimento di un compromesso e la conseguente autorizzazione ad un volo supplementare, la missione Atlantis.
Tuttavia, i fondi necessari non sono mai arrivati. "Siamo ottimisti sul fatto che il finanziamento arriverà", ha detto speranzoso Curie. In attesa che la questione si risolva, incrociamo le dita sperando che almeno Discovery riesca a partire per la sua ultima missione." (NextMe.it)
"La voglia dell'uomo di spingersi oltre i limiti dell'umanamente possibile non smette mai di dare i suoi frutti. Dal 'folle volo' di Ulisse, spintosi oltre le colonne d'Ercole della conoscenza, condannato e ammirato da Dante nel suo Inferno.
E come moderni Ulisse, alcuni scienziati dell'Università del Queensland, in Australia, si sono spinti oltre i limiti spazio-temporali, superando anche il concetto di viaggio nel tempo. Gli studiosi infatti, diversamente rispetto a quanto è stato fatto fino ad ora, hanno tentato di far muovere le particelle non attraverso lo spazio, ma attraverso il tempo.
Vi hanno inoltre associato il concetto di 'entanglement quantistico', fenomeno che avviene quando ogni stato quantico di un insieme di due o più sistemi fisici dipende dagli stati di ciascuno dei sistemi che lo compongono, anche se questi ultimi sono separati dal punto di vista spaziale, sia di pochi chilometri sia di anni luce. In italiano tale proprietà, se così vogliamo definirla, è resa con 'non-separabilità'.
Da qui l'idea di unire entrambi i concetti, ossia il viaggio nel tempo e l'entanglement. L'idea di 'teletrasporto nel tempo', come lo hanno definito Jay S. Olson e Timothy Ralph potrebbe fornire importanti risposte riguardo ai fondamenti dell'universo. Basterebbe spontare tutto e tutti nel tempo. Una sorta di scorciatoia per il futuro.
L'incredibile impresa, per riuscire, dovrebbe utilizzare un rilevatore che agisca su un qubit e che generi un messaggio che descrive il modo in cui tala particella viene rilevata. Poi, in un dato momento del futuro, un altro rivelatore nella stessa posizione nello spazio, riceverà questo messaggio ed effettuarà la misura desiderata, in modo da ricostruire il qubit.
C'è un limite: la creazione iniziale del qubit e la sua localizzazione in futuro deve essere simmetrica. "Se il rilevatore passato era attivo alle ore 11.45 anche il rivelatore futuro dovrà esserlo alla stessa ora per il raggiungimento dell'entanglement", spiegano gli studiosi.
L'impresa ha dell'incredibile, ma a detta degli scienziati non è del tutto impossibile. Buon viaggio nel tempo a tutti oltre le colonne d'Ercole temporali." (NextMe.it)
"La NASA ha appena annunciato che la sonda Keplero ha scoperto il più piccolo esopianeta di dimensione simile a quella terrestre.
Si chiama Kepler-10b, dista circa 560 anni luce da noi. La sua dimensione è di appena 1,4 volte maggiore della Terra, ma ha una massa di 4,6 volte superiore. La sua densità è quindi di circa 8,8 g/cm3, paragonabile a quella del ferro.
Si tratta di un importante risultato ottenuto dalla sonda Keplero che, immessa in orbita terrestre nel 2009, ha lo scopo di cercare pianeti di taglia terrestre, grazie alla misurazione della variazione di luce delle stelle (dovute proprio al transito dei rispettivi pianeti davanti al loro disco).
In questo modo avremo la possibilità di conoscere l'esistenza di pianeti che, essendo simili alla Terra, potrebbero essere dei candidati per la ricerca di vita extraterrestre.
Purtroppo nel caso di Kepler-10b, si è appurato essere un pianeta molto vicino alla sua stella, circa 20 volte più vicino di quanto lo sia Mercurio al Sole. Ovviamente in queste circostanze la temperatura sulla sua superficie sarà talmente elevata da non permetterne l'esistenza dell'acqua allo stato liquido, quindi il pianeta appena scoperto non si trova nella cosiddetta "fascia abitabile" intorno alla propria stella.
Tuttavia il risultato ottenuto dai ricercatori della NASA rimane comunque molto importante, in quanto si è appurata la capacità della sonda di andare molto oltre la capacità dei telescopi a terra che, finora, hanno scoperto pianeti di taglia prevalentemente gioviana."
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"Come promesso condivido con voi alcune delle centinaia di foto che ho avuto modo di scattare durante l'evento, che ci siamo divertiti a riprendere in "tutte le salse" - Tutte le foto sul blog
"Da un punto di vista degli eventi astronomici questo nuovo anno inizia decisamente bene.
Nella mattinata di martedì 4 gennaio avremo una eclisse parziale di sole visibile da tutta Europa, dall'Africa settentrionale, Medio Oriente e parte della Cina e dell'India.
Qui dall'Italia la Luna coprirà il disco solare per oltre il 60% della sua estensione, con leggere differenze tra l'Italia meridionale e quella settentrionale." - Maggiori info sul blog
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