"Di dispositivi che cercano di tradurre gli stimoli cerebrali in parole e azioni, ormai ne esistono sul mercato diversi. Non tutti possono però vantare un "testimonial" così prestigioso come l'astrofisico Stephen Hawking. Celebre anche in Italia per i suoi libri sulla natura del tempo e sulla nascita dell'Universo, Hawking è stato colpito dall'adolescenza da un'atrofia muscolare progressiva (un disturbo collegato alla sclerosi laterale amiotrofica, o "Sla"), una malattia degenerativa che ne ha ridotto mano a mano le capacità di espressione e movimento.
Negli ultimi tempi il grande scienziato è riuscito a comunicare mediante degli speciali occhiali a infrarossi, messi a punto da Ibm, in grado di tradurre i movimenti delle guance in parole pronunciate da un sintetizzatore vocale, ma perfino questo sistema sembra diventato sempre meno efficace via via che l'infermità progredisce.
Per questo sta facendo notizia l'esperimento ideato da un team di ricercatori con a capo il dottor Philip Low della società NeuroVigil, che punta a restituire a Hawking la facoltà di esprimersi tramite la lettura delle onde cerebrali. Dispositivo cardine del progetto è un caschetto collegato a un congegno delle dimensioni di una scatola di fiammiferi, chiamato iBrain, dotato di un software capace di rilevare variazioni nell'attività cerebrale e associarle a precisi significati. "L'idea – ha raccontato Low al New York Times – è quella di capire se Stephen riesce ad usare la sua mente per creare un patter ripetitivo e coerente che un computer può tradurre, mettiamo, in una parola, una lettera o per comandare il Pc".
Un primo test effettuato a Cambridge, in Inghilterra, dove Hawking vive e lavora, ha dato risultati positivi, per quanto limitati: chiedendo allo scienziato di immaginare di stare stringendo una palla con la mano destra, è stato possibile isolare i segnali cerebrali corrispondenti; ora Low e il suo team vogliono allargare lo studio a un vasto campione di pazienti che soffrono di malattie neurodegenerative simili a quella dello scienziato, che da parte sua appare entusiasta di poter dare il suo contributo anche in questo settore.
"Voglio aiutare la ricerca, incoraggiare gli investimenti in questo settore e soprattutto, offrire qualche speranza per il futuro alle persone cui è stata diagnosticata la Sla o altre malattie simili - ha affermato". I ricercatori di NeuroVigil continueranno a lavorare con Hawking nel corso della prossima estate, e i primi dati raccolti verranno presentati al convegno per neuroscienziati "Francis Crick Memorial Conference" in programma proprio a Cambridge a luglio. La strada per arrivare a una vera e propria lettura del pensiero, in ogni caso, è ancora lunga. (la stampa)"
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"Un recentissimo comunicato dell'ESO (European Southern Observatory), afferma che la nostra Via Lattea brulicherebbe di pianeti rocciosi, molto simili alla nostra Terra, a distanze ottimali dalla propria stella, da poter sostenere una eventuale forma di vita, almeno come la intendiamo noi.
Si tratterebbe di Super-Terre, pianeti cioè di poco più grandi del nostro (da una a cento volte più massicci della Terra), che orbitano intorno a nane rosse, piccole stelle meno brillanti del nostro sole, ma che costituiscono l'80% delle stelle della nostra galassia.
Utilizzando lo spettrografo HARPS, montato sul telescopio presso l'osservatorio di La Silla, in Cile, che per sei anni ha monitorato 102 nane rosse, sono state scoperte 9 super-Terre, di cui due nella zona abitabile (cioè ad una distanza ottimale dalla propria stella, tanto da rendere possibile l'esistenza dell'acqua allo stato liquido, condizione necessaria alla nascita e proliferazione della vita).
Quindi, estrapolando questo dato a tutte le nane rosse della Via Lattea, si raggiungerebbe la ragguardevole cifra di decine di miliardi di queste super-Terre nella nostra sola galassia, di cui almeno un centinaio dovrebbero essere vicinissime a noi, entro 30 anni-luce dal Sole.
Una di queste è Gliese 667cc, che orbiterebbe in un sistema solare triplo. E' quattro volte più massiccia della Terra e, come si vede dall'immagine pittorica in alto, è sicuramente in una regione abitabile tel proprio sistema, tanto da consentire la presenta di acqua allo stato liquido sulla sua superficie.
Il passo successivo sarà studiare quelle che, dalla nostra prospettiva, transitano davanti alla propria stella, in maniera da poter cogliere qualche dettaglio della loro atmosfera. (Vito Lecci)"
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